domenica 28 giugno 2015

Fard Neve Cosmetics - Creamy, Starlet, Swinging London e London Mood

Per anni mi sono truccata solo con una pennellata di fard sulle gote e una passata di mascara sulle ciglia e, ancora oggi, tendo a mantenere questa abitudine: una buona base di crema idratante, il mascara, il fard, con l'aggiunta negli ultimi due/tre anni di una linea di matita (in genere beige o grigia) sulla rima cigliare superiore e inferiore.
Da quando sono passata al bio per la cosmesi, e dopo diversi tentativi, la mia preferenza è andata alle polveri libere - prevalentemente di Neve Cosmetics - che rispetto al blush pressato hanno il vantaggio di non contenere talco (il quale tende a lungo andare a seccarmi la pelle).
L'iniziale smarrimento di fronte a un materiale che non sapevo come gestire è stato brillantemente superato con un po' di esercizio; in fondo basta far scendere pochissima polvere nel coperchio delle jar e intingervi il pennello, avendo cura di rimuovere l'eccesso prima di passarlo sulle guance.
La scelta di Neve Cosmetics nell'uso quotidiano è stata motivata dal fatto che le loro polveri sono scriventi ma anche estremamente modulabili permettendo di ottenere un risultato assolutamente naturale (per me il trucco non deve necessariamente "vedersi", ma deve in ogni caso contribuire a migliorare l'aspetto generale).
In questo post intendo parlare di quattro colori - Creamy, Starlet, Swinging London e London Mood - due dei quali sono quelli da me utilizzati con maggior frequenza (Starlet e London Mood).



In genere preferisco i colori opachi (matt) dato che applico il fard sulle gote. L'effetto brillante infatti mi disturba, perché su di me tende a far sembrare la pelle o sudata o fluorescente. Recentemente però ho scoperto che se, oltre al fard matt sulle gote, distribuisco un velo di "illuminante" sugli zigomi, in corrispondenza dell'osso nella parte esterna, il risultato non è male. In questo senso l'unico blush shimmering qui preso in esame - Creamy - è perfetto perché ha un colore discreto e un modesto contenuto di elementi brillanti nella mica (come si vede sia dall'immagine delle jar, sia dalla foto scattata con luce diretta, proveniente dall'esterno).

Creamy, d'altra parte, risulta un colore un po' smorto come semplice fard, dando l'impressione sulla pelle di una leggera abbronzatura: tende infatti al beige, e per la mia pelle chiara, risulta "indossabile" prevalentemente in estate.


L'effetto opposto ottiene invece Swinging London che, insieme a London Mood e Starlet, è invece un colore assolutamente matt. Sebbene dalla foto (si veda per un maggiore contrasto quella qui sotto scattata in interno) sembri non differenziarsi particolarmente dal compagno di collezione (entrambi i colori appartengono a una "vecchia" collezione di Neve Cosmetics e non sono più disponibili sul loro sito, mentre si reperiscono ancora facilmente su altri negozi online), sulle guance la sua anima corallo emerge prepotentemente, cosa che fa necessitare un attento dosaggio. In compenso, il fatto che sia un colore così accesso lo rende perfetto da indossare con il balsamo colorato per labbra Yumtint, sempre di Neve Cosmetics (di cui magari parlerò in un prossimo post).



Molto più discreto, anche se dalla foto non è evidenziato, è London Mood, a lungo da me usato come fard di preferenza: si tratta sempre di un rosa opaco, ma in una sfumatura più chiara, dove al corallo si sostituisce una nota appena tendente al pesca. Sicuramente il colore più adatto all'estate per donare freschezza alle gote.
Un "must have" per ogni stagione è invece il mio preferito da un po' di tempo a questa parte: Starlet. Estremamente sfumabile, è perfetto per un trucco acqua e sapone, dove il fatto di indossare il fard non si nota a vantaggio di un viso naturalmente colorito. Unica nota dolente: in esterno, in piena luce, emerge una piccola sfumatura mattone che su di me risulta un po' pesante.


Si comincia...

Finalmente mi sono decisa ad aprire un blog. D'altra parte, probabilmente, nel mondo solo io rimanevo esclusa dal processo di esternare i miei pensieri attraverso internet...quindi perché non cominciare a parlare di qualcosa?
Bella domanda. Ma di cosa? Escludendo il mio ambito di lavoro (va bene la passione, va bene avere in mano un dottorato, ma se anche nel tempo libero tratto ciò di cui mi occupo, per definizione questo smette di essere "tempo libero"), l'unica cosa di qualche interesse per gli altri su cui mi posso esprimere è il mondo del biologico per la cura della persona...in altre parole: trucco e parrucco (facendovi rientrare anche i prodotti per l'igiene).

Capirai l'originalità, mi si dirà...e in effetti mi aveva sfiorato l'idea di aprire un blog sulle tipologie di tè da infusione (vanilla rooibos è infatti il tè rosso aromatizzato alla vaniglia), ma ho dovuto accantonarla perché probabilmente il blog sarebbe diventato il più noioso e meno visitato del web! 
Quindi, nonostante io sia una persona che si trucca pochissimo (attirata però come una falena dai prodotti di bellezza!), ho decisamente molto di cui parlare, avendo iniziato ad utilizzare prodotti bio più di quattro anni fa.
Perché sono passata al bio? Per il semplice fatto che anche quando utilizzavo prodotti "non bio" avevo delle problematiche dovute alla mia pelle iper sensibile; cosa che mi portava, ad esempio, ad evitare l'alcol come la peste nelle creme per il viso e il corpo, e nei deodoranti, per non ritrovarmi con la pelle arrossata e irritata per giorni. Per inciso, non che nei prodotti bio manchi l'alcol...purtroppo molte case di produzione - soprattutto tedesche - abbondano nell'uso per ragioni di conservazione del prodotto e resa del cosmetico...va da sé dunque, che l'attenzione all'inci (l'elenco degli ingredienti) dei cosmetici e delle creme per me è doppio!
Cosa troverete in futuro su questo blog? Informazioni su cosmetici e prodotti bio, con eventuali swatches dei colori, nonché - ovviamente - la mia personale opinione sugli stessi.
Alla prossima dunque...